Il nuovo direttore generale della Juventus, Damien Comolli, si è presentato ufficialmente ai tifosi e alla stampa con un messaggio forte e chiaro: “Vincere sarà la mia ossessione. Siamo pagati per creare emozioni e io farò di tutto per riportare la Juve in cima”.
Nella conferenza stampa, accanto alla sua famiglia (figlio neonato in maglia bianconera!), Comolli ha ribadito fiducia totale a Igor Tudor, confermandolo anche oltre il Mondiale per Club: “Ha fatto un lavoro eccezionale, spero resti a lungo”. E sul suo passato da avversario: “Quando lui era al Marsiglia e io al Tolosa, ci ha battuto due volte. Mi ha colpito la sua intensità mentale e fisica”.
Accanto a lui ci sarà una figura speciale: Giorgio Chiellini, nuovo “director of football strategy”. Avrà un ruolo centrale, rappresentando la Juve in UEFA, FIGC e Lega, ma non si occuperà direttamente di mercato. Per quello, Comolli ha già in mente una struttura nuova: un direttore sportivo e un direttore tecnico, due ruoli distinti per gestire con precisione tutte le aree del club.
Sul fronte attaccanti, confermato il prestito di Kolo Muani per il Mondiale per Club con l’obiettivo di estenderlo anche per la prossima stagione: “Abbiamo un accordo col PSG, sono ottimista”.
E su Vlahovic, Comolli frena: “Dusan è un top player, ma la stagione è stata altalenante. Voglio parlargli, capire le sue intenzioni. Serve chiarezza su tutto, anche sul contratto”.
🔍 Il mantra di Comolli? Numeri, dati, approccio scientifico. Forte della sua esperienza nel “modello moneyball”, promette una Juve moderna e razionale: “Il calcio è emozione, ma va governato con i numeri. È così che si crea un vantaggio competitivo. Solo così si vince davvero”.
🛒 Sul mercato, bocche cucite: “Abbiamo parlato con Tudor, Chiellini e Scanavino. L’idea è chiara: piccoli aggiustamenti, niente rivoluzioni. La squadra ha già dimostrato di valere”.
La nuova Juve riparte da qui: idee chiare, passione, e un solo obiettivo in testa… tornare a vincere. Sempre.